mercoledì 24 novembre 2010

Vendute a quattordici anni

In Marocco, in un villaggio sopra Meknes, le ragazze a quattordici anni vengono date in spose con la sola lettura della Fatiha ( l’apertura).
Malgrado la moudawana la legge che codifica il codice familiare in Marocco e riconosce pari diritto sociale alla donna e all’uomo davanti alla legge, attuata nel 2003 la stessa vieta i matrimoni tra una minore e un adulto. In Marocco da sempre in evoluzione, malgrado le leggi non riesce a contrastare la mercificazione delle donne.
In questo caso parliamo di ragazzine, private delle loro vite, della possibilità di scegliere e private della possibilità di amare.
Velo immaginate una ragazza di quattordici anni data in sposa ad un uomo molto, ma molto più grande di lei, una ragazza che si vede costretta a dare il suo corpo ad uno sconosciuto, una ragazzina che si trova sulle spalle, un matrimonio imposto, una ragazzina non consapevole della sua vita in poco tempo si trova ad ospitare un’altra vita nel suo corpo.
In questo villaggio rurale, le ragazze non possono sfuggire al loro destino.
Parliamo in un villaggio di un paese moderno come il Marocco.
Nel mondo quante donne subiscono questa sorte?
Quante donne hanno solo l’obbligo di essere destinate agli uomini, non possono scegliere, non possono decidere e non possono ribellarsi.
Quante vite invisibili ci sono al mondo.
Quanto dovrà passare ancora prima che una donna sarà libera di avere una sua vita?


Fonte immagine: http://farm3.static.flickr.com/

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