sabato 4 giugno 2011

Integrazione, integrando....

Elezioni, programmi, governo G8 ecc.
Sono cresciuta in questo paese, mi ha sempre affascinato come la chiesa influenzava i governi di questo paese, ho conosciuto vari movimenti politici, anche quelli contro la chiesa, peccato che malgrado il termine cosidetto laico, in questo paesi considera i suoi cittadini degli eterni minori, basta pesare alla legge sul divorzio, tre anni di separazione poi divorzio, perchè lo stato considera la possibilità di riconciliazione in tre anni, questo stato. 
Della chiesa cattolica, ho sempre adorato Papa Giovanni Paolo II, per me non avremmo mai un Papa così.
Un grande uomo che, ha introdotto nel globo la parola Dialogo.
Mi ricordo la mia prima lezione di diritto a scuola: l'insegnante ci disse lo Stato è l'espressione della volontà del Popolo; lo Stato deve Dialogare con il popolo, bellissima espressione.
Crescendo mi resi conto, che lo Stato, mi correggo i politici non ascoltano il popolo.
Mi occupo di politica da pochi anni, mi sono sempre chiesta perchè in questo paese non si è mai avuto continuità?
Fui coinvolta nella prima campagna elettorale del Sindaco di Milano, nel 2006, ero felice, dentro di me, dicevo evviva una donna sindaco, nella mia testolina sognante, mi dicevo, questa donna governerà con il cuore, ascolterà tutti e parlerà con tutti,  mi ero immaginata una Milano per i bambini, gli anziani, le donne, insomma una Milano calda, non solo commerciale, ma accogliente, una grande casa.
Essendo madre, posso dire che Milano è tutto tranne che una città per i bambini e gli anziani e i disabili.
Andando in giro per la città, chi è neo mamma, le conviene lasciare passeggini e, carrozzine a casa, meglio usare solo le braccia!
Milano si è posta come città " internazionale", peccato che non ha mai valorizzato la sua internazionalità interna.
Le varie iniziative "internazionali" si sono sempre fatte ignorando le presenze locali.
Spesso mi ricordo i discorsi fatti con i vari consoli di rappresentanza istituzionale a Milano, di come erano stati " corteggiati" per il voto all'expo e, dopo parole loro non hanno più visto nessuno.
Sempre in tematiche di internalizzazione, a Milano si promuove un grandissimo progetto di crescita rivolto ai bambini, ( ricordando il tema dell'expo nutrire il pianeta) ovviamente stranieri, scusate mi correggo nati in Italia da genitori stranieri, bellissimo progetto, peccato che i diretti interessati o per lo meno le famiglie, anzi scusate i Consoli, non erano stati coinvolti tanto bastavano consoli, come quello scandinavo oppure del principato di Monaco, caspita Milano è piena di bambini di questa provenineza...
Mi hanno colpito molto le ultime opere che sono state " realizzate" a Milano, per esempio l'allargamento dei marciapiedi di Corso Buonos Aires, l'idea è quella di agevolare lo shopping milanese, peccato che la maggior parte dei milanesi non arriva nemmeno a fine mese, ma come si dice sulle donne lo shopping fa bene!
C'era stata anche la proposta di riscaldare la galleria di Vittorio Emanuele, sempre per agevolare lo shopping invernale. Insomma a Milano la priorità era lo Shopping.
Poi c'è stata la nevicata invernale, che paralizzò Milano, ma cosa voglio Milano è una città altruista, abbiamo ceduto il sale a Torino.
Senza aggiungere altro, più mi guardo intorno e più mi dico, ma chi fa il politico sa quello che succede nelle città, nei quartieri, nelle scuole, nei parchi, insomma parla con il popolo?
In questo paese da anni si parla di integrazione, molti ( dico chi fa politica), crede che la parola integrazione significhi passaporto italiano, altro non può significare.
Alcuni poi parlano di assimilazioni ecc, mi faccio questa domanda senza pensare all'immigrato oltre mediterraneo, siamo europei, insomma facciamo parte dell'unione europea, anche la Romania ne fa parte, quindi di conseguenza anche i rom, mi chiedo ma per quale cavolo di ragione, permettiamo che i loro figli non vadano a scuola e li permettiamo di vendere le loro bambine?
Vedo e aderisco spesso a molte iniziative per denunciare il fenomeno dei matrimoni combinati e, vendite di spose bambine, ovviamente sono casi di cui si parla oltre mediterraneo, ma mai casi locali nelle comunità rom, magari qualche politico mi risponde che, hanno una loro tradizione e non si può cambiare!
Allora l'integrazione? Cosa ne vogliamo fare?
Non possiamo cambiare la tradizione di vendere le proprie figlie, di non mandare i figli a scuola, di lasciarli vivere nell'omertà e nella clandestinità, si clandestinità, perchè siamo noi ad agevolare questa clandestinità.
Sono stata in Svezzia, rimasi colpita da una cassiera al supermercato, rom, la sua gonna colorata si intravedeva sotto il grembiule lavorativo, da curiosa che sono le chiesi come era riuscita ad " integrarsi" a questo lavoro, mi rispose che la legge svedese obbliga ogni immigrato, ad apprendere la lingua e, a lavorare regolarmente, solo così la legge ti consentiva di soggiornare sul territorio svedese.
Caspita dei rom che lavoravano, vivevano nelle case e i loro figli frequentano le scuole!
Svezia : Europa, loro sono riusciti, noi bonifichiamo...
Tornando all'integrazione, sempre questa parola magica, che tutti noi vogliamo applicare, soprattutto in campo scolastico, strano però che questa parola viene spesso usata con i bambini che nascono in Italia da genitori stranieri, attenzione anche i bambini figli di copie miste, ( un genitore italiano e uno straniero), bisogna integrarli, anzi quell'altra metà bisogna integrare, a cosa poi?
Mi piace questa frase: si è fatta l'Italia, ma non gli italiani!

Nessun commento:

Posta un commento