domenica 30 gennaio 2011

Morire nella terra della speranza.

Samira ci ha lascito all'improvviso.
Era febbraio del 2009, stavo per uscire dal mio lavoro alla reception c'era una ragazza seduta con il velo, la receptionist mi disse che aspettava me.
La salutai e la invitai a seguirmi nel mio ufficio, la guardai e le chiesi se aveva bisogno di lavoro, facevo la recruiter e credevo che cercasse quello.
Aggiunsi anche che avrebbe trovato difficoltà sia per il momento di crisi sia per il velo.
Mi guardò e mi disse che era malata di cuore, aveva subito un'operazione da adolescente indossava il velo per proteggersi dal freddo e, che ora era in Italia per lavorare mi disse anche che doveva essere regolarizzata.
Rimasi profondamente colpita dalla sua determinazione, era una donna giovane e grintosa. Le promisi che l'avrei aiutata non a trovare lavoro ma a curarsi.
Per me la priorità era quella che Samira si curasse, ma lei mi assicurava che stava bene, che il cuore non le dava problemi.
Una volta in casa la vidi senza velo aveva dei capelli lunghissimi e bellissimi, sorridendo mi disse che andava a fare l'aperitivo con il velo, io sorridendo le dissi ; spero che l'aperitivo è analcolico, ti immagini ubriaca con il velo?
Samira era sempre sorridente, sognava di trovare lavoro di regolarizzarsi e di sposarsi, mi diceva vorrei una bambina così quando sto in casa ti aiuto a tenere tuo figlio.
Cara mi chiedeva sempre le ricette di cucina, con la scusa se un giorno mio figlio stava con lei gli avrebbe cucinato la pasta come la mamma.
Samira imparava subito, un giorno avevo fatto la pasta con le melanzane fu un successo con lei, tutte le settimana mi diceva che faceva la pasta di Dounia, io ridendo le dicevo che era una pasta alla siciliana.
Sabato scorso dopo un pomeriggio sereno tra di noi, passato in compania, alle 1600 sviene, la corsa in ospedale non è servita a niente, il cuore aveva cessato di battere quando svenne.
Dai medici sapevo il loro reponso, entrando in sala operatoria vedendola stesa sul lettino coperta da un lenzuolo verde, ad un tratto mi è sembrato che la sua testa si era mossa, guardai i medici e dissi loro la testa si è mossa forse è ancora viva, mi dissero di no.
Come potevo salutare Samira.
Non sapevo come salutarla, non ho potuto neanche abbracciarla.
Dentro di me so soltanto che non ho potuto aiutare una donna a realizzare i suoi sogni, l a vita non mi ha dato tempo, il destino l'ha portata via ingiustamente spezzando i suoi sogni e i miei desideri.

Fonte foto:http://www.imfromim.it/userdata/immagini/foto/670/2010/03/donna-col-velo_73197.jpg

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